giovedì 20 ottobre 2011

Viva la pappa!

Se è vero che il buongiorno si vede dal mattino, posso dire di non aver avuto grandi sorprese…
Se da neonata ciucciava il mio latte con voracità e rumorosamente (mi ricordo ancora che tutti mi dicevano che si sentiva lo “scrocchio” quando succhiava!), ora è tendenzialmente una buona forchetta; dico tendenzialmente perché anche lei, come tutti noi umani, ha le lune storte e le giornatine in cui  decide con un fermo “no” che non ha voglia di mangiare il pesce o la carne o qualsivoglia altra pietanza, e lì non c'è niente e nessuno che possa convincerla.Pero’è di gran lunga una bambina di buon appetito e ci sono delle sere soprattutto che, a cena, io e il papino rimaniamo scioccati da quanto mangia!La cosa strana (..o forse normale per i bimbi, non so…) è che, dopo che ha mangiato la sua cenetta, appena ci vede mettere a tavola, lei ricomincia di nuovo a mangiare, saltellando dalle gambe del papino alle mie, si diverte a mangiucchiare le nostre pietanze senza pietà…il problema è che, a volte, io e il papino ci guardiamo e ci domandiamo “e la nostra cena?” mentre lei sorride a bocca piena, e noi ci ritroviamo con i piatti mezzi vuoti e mezzi pieni di carne fatta a pezzettini o pomodori tagliati a cubetti e ci tocca mangiarceli così…ritornando anche noi felicemente bambini...
P.S.Chiedo a voi mamme: avete un suggerimento per far mangiare la frutta alla mia topolina?(...da quando ha un anno non ne vuole piu' sapere...)

martedì 11 ottobre 2011

EVOLUZIONI "LUDICHE"

Riflettevo in questi giorni sulle evoluzioni nell'ambito "giochi" della mia piccolina...a volte mi domando se non abbia giocattoli a sufficienza (non mi piace sommergerla di montagne di oggetti), ma poi mi rincuoro velocemente osservandola giocare con l'impossibile.Del tipo ieri il massimo della goduria per lei è stato giocare con la lavastoviglie (quella vera)...semplicemente sedersi sullo sportello aperto, guardare le pentole prendendone in mano qualcuna (di quelle piu' piccole e leggere), chiacchierare con loro facendo lunghi discorsi poco comprensibili, dai quali riuscivo a cogliere ogni tanto parole sensate del tipo "pentla...acqua...mamma...totte..pentla"(ho intuito volesse dire che avrebbe una sfrenata voglia di prendere la pentola e riempirla di acqua, ma siccome ogni volta che lo fa tutto intorno diventa un lago e la mamma si arrabbia, cerca di consolarsi per la sua buona azione...)...tutto questo per lei è stato così gratificante e divertente da non aver bisogno di niente altro.Ultimamente poi è un'emulazione continua: che bello aprire la cesta dei panni sporchi, svuotarla e metterli nella lavatrice spingendo 2, 3, 4 pulsani ogni volta e rischiando di mandarla in tilt...;e che dire della mania dei cappelli?se fino a qualche mese fa non ne voleva sapere di indossarli, ora qualunque cosa puo' fungere da copricapo:uno scolapasta, un'insalatiera, la magliettina preferita con titty, il pantalone del pigiama, un asciugamano, la sciarpa della mamma e persino un cilindro della torre, tutti indossati fino a coprire gli occhi ;un fascino particolare hanno poi l'aspirapolvere e la scopa, il primo guardato a distanza (urlando "bolve bolve"), la seconda trascinata per tutta casa (i propositi sono buoni...speriamo che durino...);le ho trasmesso persino la mania per le scarpe!ora apre l'armadietto ,sceglie un paio delle mie che la aggrada di piu' e impiega la sua buona mezzoretta per infilarle e camminare buffamente e rumorosamente per tutta la casa;non di meno la affascianano i trucchi..per ora si limita alle matite, le apre e si disegna viso, mani e vestiti e io mi ritrovo continuamente con le matite spuntate...;il profumo lo annusa a fa finta di spruzzarselo e per finire la sua passione è succhiare il mio spazzolino da denti (non è il massimo dell'igiene ma guai a toglierglielo!)...
Insomma se davvero non avesse nessun giocattolo troverebbe in tanti modi come impiegare il suo tempo e sono convinta che se anche i giochi sono un'ottimo aiuto allo sviluppo delle loro capacità, nulla è piu' meraviglioso e stimolante della loro mente creativa, capace di farli sognare e di farci sognare immergendoci nel loro fantastico mondo dove c'è solo da imparare...

domenica 2 ottobre 2011

Il linguaggio dei bambini

Il linguaggio dei bambini mi affascina da morire...è come entrare a far parte di un mondo parallelo, un universo fantastico fatto di invenzione, creatività e gioco.Inutile dire che la prima parolina sussurrata dalla mia piccola è stata "ma...mma", verso il settimo mese, anche se ancora oggi non sono così certa che con quelle sillabe abbia voluto chiamare me o sia stato semplicemente frutto del suo istinto di emulazione continuamente stimolato da me che le ripetevo "mamma" ogni minuto per farle dire la fatidica parolina magica.Sta di fatto che è stata una grande emozione e mi piace pensare che abbia voluto proprio chiamare me!Per il padre è stato ancora piu' gratificante per il semplice fatto che per la prima volta ha detto "papà" il giorno del suo compleanno!Poi sono seguite una serie di paroline "bambiniane" del tipo "ghe...ghe""gnam...gnam""cott...cott""magn...magn" (mi accorgo solo ora che sono tutte paroline che richiamano l'atto del mangiare...mmmm...sarà mica forse perchè mia figlia ha sempre avuto un gran appetito?), tutte assolutamente esilaranti, fino al compimento del primo anno quando, quasi per magia, il suo linguaggio si è arricchito sorprendentemente di diversi vocaboli, a partire dai versi degli animali"cra...cra""mmm...mmm""qua...qua"..."bau...bau" fino a parole ben piu' complicate del tipo di "Tanghi tanghi"(tanti tanti)"etto"(orsetto)"uta"(seduta)"uga"(tartaruga)"udi"(chiudi)"ola"(viola)...tant'è che ho cominciato a chiedermi "ma non sarà un po' troppo presto per riuscire a pronunciare così tanti vocaboli?"e ancora "come mai questa voglia irrefrenabile di comunicare?".Poi pero' rifletto sul fatto che ogni bambino ha i suoi tempi e probabilmente la mia piccola ha tanta fretta di farsi comprendere, di farsi ascoltare e gridare al mondo quello che vuole.
Ora che ha 16 mesi riesce a farsi capire in tutte le sue esigenze e ripete sistematicamente tutte le parole che ascolta, anche se conserva sempre quel suo piccolo universo di paroline frutto del suo immaginario e si diverte a elaborare discorsi tutti suoi che solo lei e forse altri bimbi possono capire...a volte, mi piacerebbe tanto tornare ad essere bambina con la consapevolezza di oggi e l'innocenza di ieri, per intrattenere una conversazione con lei e tirar fuori tutto il repertorio di vocaboli inventati che sanno solo i bambini e permettono loro di vivere in un mondo a sè dove non  esistono parole che feriscono ma solo parole giocate e incantate...