domenica 2 ottobre 2011

Il linguaggio dei bambini

Il linguaggio dei bambini mi affascina da morire...è come entrare a far parte di un mondo parallelo, un universo fantastico fatto di invenzione, creatività e gioco.Inutile dire che la prima parolina sussurrata dalla mia piccola è stata "ma...mma", verso il settimo mese, anche se ancora oggi non sono così certa che con quelle sillabe abbia voluto chiamare me o sia stato semplicemente frutto del suo istinto di emulazione continuamente stimolato da me che le ripetevo "mamma" ogni minuto per farle dire la fatidica parolina magica.Sta di fatto che è stata una grande emozione e mi piace pensare che abbia voluto proprio chiamare me!Per il padre è stato ancora piu' gratificante per il semplice fatto che per la prima volta ha detto "papà" il giorno del suo compleanno!Poi sono seguite una serie di paroline "bambiniane" del tipo "ghe...ghe""gnam...gnam""cott...cott""magn...magn" (mi accorgo solo ora che sono tutte paroline che richiamano l'atto del mangiare...mmmm...sarà mica forse perchè mia figlia ha sempre avuto un gran appetito?), tutte assolutamente esilaranti, fino al compimento del primo anno quando, quasi per magia, il suo linguaggio si è arricchito sorprendentemente di diversi vocaboli, a partire dai versi degli animali"cra...cra""mmm...mmm""qua...qua"..."bau...bau" fino a parole ben piu' complicate del tipo di "Tanghi tanghi"(tanti tanti)"etto"(orsetto)"uta"(seduta)"uga"(tartaruga)"udi"(chiudi)"ola"(viola)...tant'è che ho cominciato a chiedermi "ma non sarà un po' troppo presto per riuscire a pronunciare così tanti vocaboli?"e ancora "come mai questa voglia irrefrenabile di comunicare?".Poi pero' rifletto sul fatto che ogni bambino ha i suoi tempi e probabilmente la mia piccola ha tanta fretta di farsi comprendere, di farsi ascoltare e gridare al mondo quello che vuole.
Ora che ha 16 mesi riesce a farsi capire in tutte le sue esigenze e ripete sistematicamente tutte le parole che ascolta, anche se conserva sempre quel suo piccolo universo di paroline frutto del suo immaginario e si diverte a elaborare discorsi tutti suoi che solo lei e forse altri bimbi possono capire...a volte, mi piacerebbe tanto tornare ad essere bambina con la consapevolezza di oggi e l'innocenza di ieri, per intrattenere una conversazione con lei e tirar fuori tutto il repertorio di vocaboli inventati che sanno solo i bambini e permettono loro di vivere in un mondo a sè dove non  esistono parole che feriscono ma solo parole giocate e incantate...

Nessun commento:

Posta un commento